In Loving Memory of My Sicilian Uncle Lillo Micalizzi

by Dennis Augustine

English and Italian Translation]

I first traveled to Roccalumera, Sicily, as a toddler, and returned many times as a teenager and an adult — often with my mom, and later with Cecile and our children, Jason and Michelle. My mom was Uncle Lillo’s older sister, and through her I was blessed with countless memories of him.

Zio Lillo proudly served in the Italian Navy. In his life at home, he worked for a doctor who was also the mayor of Roccalumera, and later he oversaw the town’s water district. But for me, his greatest role was being my uncle — a man who filled my youth with adventure, laughter, and love.

I rode on the back of his Vespa scooter countless times — through the Sicilian foothills, the countryside, past orchards where we picked fresh apricots and fruit. He taught me how to drive his Vespa when I was just 13, and he took me to Taormina, where he introduced me to spearfishing. He took me for gelato, we played billiards, and he taught me scopa, a traditional Italian card game. His jokes made me laugh, and his spirit left an impression on me that will last the rest of my life.

His beloved wife, my late Zia Cettina, was a wonderful woman — a loving soul and a gifted cook. Together they raised two beautiful daughters, my dear cousins Lorena and Giapina. It was Lorena who messaged me to share the sad news: “Dad is no longer with us.”

Uncle Lillo lived a full 92 years, and he leaves behind a legacy of love, laughter, and family. May he rest in peace. Our heartfelt condolences go out to my cousins Lorena and Giapina, and to the entire family, as we hold them close in our thoughts and prayers.

ITALIAN TRANSLATION:

In memoria del mio zio siciliano Lillo

La mia prima volta a Roccalumera, in Sicilia, è stata da bambino, e poi sono tornato molte volte da adolescente e da adulto — spesso con mia mamma, e più tardi con Cecile e i nostri figli, Jason e Michelle. Mia mamma era la sorella maggiore di mio zio Lillo, e grazie a lei ho avuto la fortuna di condividere con lui tanti ricordi preziosi.

Zio Lillo ha servito con orgoglio nella Marina Militare Italiana. Nella vita quotidiana lavorava per un medico che era anche sindaco di Roccalumera, e in seguito si è occupato della gestione dell’acquedotto del paese. Ma per me, il suo ruolo più importante è stato quello di zio — un uomo che ha riempito la mia giovinezza di avventure, risate e affetto.

Ho viaggiato innumerevoli volte sul retro della sua Vespa — tra le colline siciliane, la campagna, passando per frutteti dove raccoglievamo albicocche e altra frutta fresca. Mi ha insegnato a guidare la sua Vespa quando avevo solo 13 anni, e mi ha portato a Taormina, dove mi ha introdotto alla pesca subacquea. Mi portava a prendere il gelato, giocavamo a biliardo e mi ha insegnato a giocare a scopa, il tradizionale gioco di carte italiano. Le sue barzellette mi facevano ridere, e il suo spirito ha lasciato in me un segno che durerà per tutta la vita.

Sua amata moglie, la mia compianta Zia Cettina, era una donna straordinaria — amorevole, bravissima in cucina e di grande cuore. Insieme hanno cresciuto due splendide figlie, le mie care cugine Lorena e Giapina. È stata Lorena a scrivermi un messaggio per darmi la triste notizia: «Papà non è più con noi.»

Zio Lillo ha vissuto 92 anni intensi, lasciandoci un’eredità di amore, risate e famiglia. Che possa riposare in pace.

Le nostre più sentite condoglianze vanno alle mie cugine Lorena e Giapina, e a tutta la famiglia, mentre li teniamo vicini nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere.